Di seguito pubblichiamo la testimonianza dei primi membri dello staff di Radio Evangelo, raccolta in una lettera scritta in occasione del suo trentesimo anniversario

.

radio evangelo logo 30 anniTrenta anni sono tanti solo per chi non li ha vissuti.

L’occasione è di quelle speciali, il trentesimo anniversario di Radio Evangelo Agrigentina; per un’occasione così speciale, il primo staff di quell’emittente porge i più sentiti auguri per la ricorrenza e, con queste poche righe, vuole ricordare quel mercoledì 15 giugno 1983, quando a Santa Elisabetta iniziarono con regolarità le trasmissioni. Un’esperienza unica che ci stringe il cuore al solo pensiero, ed è bello ricordare il momento della prima accensione, quando i nostri occhi saltellavano da un’apparecchiatura all’altra, per controllare che tutto andasse per il verso giusto.

La missione di Radio Evangelo Agrigentina è stata, si dalla fondazione, caratterizzata da un’offerta radiofonica mirata alla diffusione delle verità bibliche, e di farle conoscere sempre più ampiamente. Sin dai primi anni raggiunse importanti traguardi divenendo punto di riferimento certo, oltre che per Santa Elisabetta, anche per le altre realtà della zona, caratterizzandosi per la sua specificità di settore nell’ambito territoriale di operatività. Nel rispetto dei valori cristiani, sempre discreta, mai troppo invadente, ha saputo subito coniugare l’interesse spirituale a tutti gli altri, ed è stato il motivo principale dei tanti successi conseguiti in quei primi tempi di attività.

L’entusiamo dei collaboratori che parteciparono ai lavori di fondazione della radio, a Santa Elisabetta, è stato grande, e importanti erano gli obiettivi che si voleva raggiungere; soprattutto potenziare sempre più l’opera di evangelizzazione nelle località raggiunte dal segnale e, nel tempo, ampliare con nuovi ponti radio, in altre aree della provincia. A pochi anni di distanza, i tempi sembravano maturi perché quest’obiettivo fosse raggiunto, e il terreno comprato su monte Pellegrino, a Caltabellotta, era la giusta risposta al desiderio di allargare il segnale radio nella parte occidentale della Sicilia, dove poco numerosa era la presenza di credenti evangelici. Purtroppo, non tutti furono lungimiranti in questo, e il ripetitore di Caltabellotta è stato un obiettivo mancato che tanto ci ha rattristato, anche perché dopo qualche anno nuove norme legislative hanno complicato notevolmente la possibilità di riprendere un progetto così importante.

Le programmazioni trasmesse (musica, predicazione e preghiera), si sono dimostrati un valido supporto per tutti gli ascoltatori, specialmente per tante persone anziane, sole e malate che attraverso la radio continuarono a sentirsi parte di una comunità.

La radio si è via via sviluppata, prima a Santa Elisabetta e poi a Raffadali, raggiungendo lusinghieri risultati che la pongono oggi in una posizione di rilievo nel panorama delle radio cristiane, e con le trasmissioni on-line, in streaming, degli ultimi anni, è arrivata potenzialmente in tutte le località dove c’è un dispositivo in grado di connettersi alla rete.

Al traguardo dei trenta anni dalla fondazione, riteniamo indispensabile un momento di riflessione, perché questa ricorrenza cade in un periodo particolarmente difficile. La crisi economica si fa sentire pesantemente, anche nelle nostre zone, in molti settori, con fette sempre più importanti di popolazione che hanno difficoltà a trovare occupazione. È soprattutto a questo disagio sociale che vanno il nostro pensiero e la nostra preghiera a Dio.

Terminiamo confermando che da parte nostra restiamo fermamente convinti della bontà e dell’utilità di questo mezzo di evangelizzazione, e negli ultimi anno tutto il nostro impegno, per un miglioramento continuo dello stesso, è stato riposto nella preghiera a Dio perché guidasse nelle loro scelte i fratelli che ne hanno assunta la responsabilità.

È all’opera di Radio Evangelo che va il nostro sincero augurio perché possa conquistare, nei prossimi trenta anni, con l’aiuto di Dio, sempre più importanti traguardi, non dimenticandosi mai delle esperienze precedenti.  Certo, dovranno essere affrontate problematiche nuove che non potranno essere né sottovalutate né tanto meno ignorate, ma, così come sono state affrontate con successo, nel 1990, le questioni legislative con gli obblighi introdotti dalla Leggi “Mammì”, in futuro si potranno affrontare nuovi scenari e soprattutto crescenti richieste di efficienza che interesseranno il settore dei media.

Che il Signore sia largo nelle Sue ricompense!

Vincenzo Miccichè
Gaetano Catalano